Breve guida alle macchine e alle tecniche di lavorazione del legno
L’industria della lavorazione del legno è molto varia e comprende piccole e grandi imprese, attività che hanno un sapore ancora “rustico” e artigianale, quasi fatto a mano, e altre di tipo decisamente più industriale, che lavorano su più larga scala, con processi automatizzati e computerizzati. Le tipologie di lavorazione, però, sono spesso le stesse, e cambia solo il modo, la quantità (e la qualità) oltre alle dimensioni in cui vengono eseguite.
Parliamo di tante piccole o grandi operazioni che quotidianamente vengono effettuate da migliaia di falegnami e industrie del legno, con metodi e macchinari diversi.
Sia il falegname, perfino il piccolo hobbista che svolge l’attività nei ritagli di tempo, che la grande industria, devono lavorare con macchine specifiche e utilizzare utensili su misura per le loro esigenze, che facilitano e guidano le loro operazioni così da poter realizzare mobili, infissi, porte, oggetti di arredo, tavoli, sedie e molto altro ancora.
Come si dividono le fasi di lavorazione?
Le fasi principali di lavorazione del legno, a partire dalla materia prima, possono essere sommariamente riassunte come:
- Produzione del semilavorato a partire dalla materia prima
- Lavorazione del semilavorato
- Finitura
- Assemblaggio
Per realizzare un prodotto specifico partendo dal legno grezzo, ovvero dalla materia prima – quale che sia la tipologia di legno – vengono generalmente eseguite alcune lavorazioni specifiche che spesso, con macchinari diversi e su scale diverse, si ritrovano sia presso il piccolo falegname che presso la grande impresa. Queste sono:
- Il taglio del tronco, del pannello, o del blocco di legno grezzo. A seconda delle dimensioni e della tipologia di legno, questa viene eseguita con una sega circolare (più precisa) o una a nastro (per il taglio di grossi blocchi);
- La piallatura del pannello di legno ottenuto, per assicurarsi che tutte le facce siano assolutamente livellate e regolari – operazione eseguita in genere con pialle a filo o pialle a spessore;
- La fresatura, lavorazione che serve a sagomare il materiale grezzo, fornendo la forma desiderata. I tipi di fresatura possono essere diversissimi, dalla semplice raggiatura ad operazioni più complesse, e serve per ottenere la forma desiderata del materiale;
- La levigatura, operazione di rifinitura a mano o tramite macchine. L’obiettivo di questa fase è quello di ottenere la superficie del prodotto pronta alla fase di finitura, predisponendo i pori alla penetrazione dell’impregnante o della vernice. L’operazione avviene tramite nastri abrasivi che, in base alla grana, rendono liscio il legno;
- La foratura, che permette di creare eventuali fori e asole che serviranno poi al montaggio e all’assemblaggio di diversi prodotti finiti, come i mobili – che spesso necessitano di cerniere e serrature, o di fori per i ripiani.
Quali altri fasi e finiture esistono?
Possono poi essere eseguite diverse altre lavorazioni sul legno – grezzo o semilavorato – per permettere all’industria o alla piccola e media azienda di ottenere un risultato professionale, di qualità, perfettamente rifinito e pronto per essere utilizzato o venduto. Tra questa finiture e lavorazioni finali del legno, troviamo ad esempio:
- La spazzolatura, utile per migliorare la superficie del legno, mettendone in risalto le venature, le trame e le texture. Quest’operazione serve anche per eliminare il pelo sollevato dall’utilizzo del nastro sul legno: operazione che può essere fatta sia sul grezzo che sul verniciato.
- La rusticatura, un processo molto popolare per dare un look e un sapore antico al legno, ideale per alcuni tipi di prodotti. Serve a evidenziare la parte più dura del legno (le vene), a simulare l’usura del materiale dovuta al tempo e a sottolineare la qualità del legno utilizzato
- La lucidatura, processo definito di “superfinitura”, generalmente utilizzato nell’industria dell’arredamento per rendere più lucida e regolare una superficie legnosa laccata
- La finitura, utile a ottenere la stessa essenza della superficie e complementare ad alcune altre lavorazioni come la fresatura, la levigatura col nastro abrasivo, la spazzolatura tramite ruote abrasive e, infine, l’eventuale lucidatura.